Matrimonio in Chiesa: guida per la cerimonia religiosa

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Per organizzare un matrimonio religioso alla perfezione, bisogna seguire un iter che va dall'organizzazione alla burocrazia.

Per organizzare un matrimonio in chiesa religioso alla perfezione, bisogna seguire un iter che va dall’organizzazione alla burocrazia. In Italia, questa “tradizione” è ancora molto radicata, da Nord a Sud non se ne scampa nessuna regione!

La storia del matrimonio religioso

 

La storia dell’origine del matrimonio in Chiesa, è racchiusa nel Libro della Genesi 2.24, che stabilisce l’indissolubilità del vincolo matrimoniale fra uomo e donna.

Questo, nella realtà si concretizzò, con il Concilio Lateranense IV del 1215 in cui la Chiesa Cattolica, regolamentò il rito religioso ed impose le pubblicazioni proclamando il matrimonio.

Nel 1929, con il Concordato Lateranense, fra lo Stato Italiano e la Santa Sede fu stipulato un patto che dette origine al matrimonio concordatario.

Da dove ha origine il matrimonio in Chiesa?

 

Quando si decide di sposarsi in Chiesa, bisogna sapere che tipo di cerimonia, si vorrà affrontare.

Infatti, il matrimonio in Chiesa, si divide in due tipi:

  • Matrimonio concordatario: è quel matrimonio che si svolge fra due persone alla presenza di un celebrante (parroco) che possiede gli effetti civili che gli sono stati conferiti dallo Stato. Questo matrimonio ha effetti religiosi e civili;
  • Matrimonio canonico: è un matrimonio, celebrato in chiesa, ma che ha solo effetti religiosi. Per questo motivo, questo tipo di matrimonio non sarà valido ai fini dello Stato Italiano. Quindi, affinché, si possa essere riconosciuti anche dallo Stato Italiano, bisognerà effettuare anche il matrimonio civile: lo si potrà conseguire prima o dopo quello religioso.

Quali sono i passi giusti per organizzare un matrimonio in chiesa?

Per organizzare un matrimonio in chiesa, affinché sia un momento da sogno ed indimenticabile, i passi da fare sono tanti.

Vediamoli insieme:

1. Documenti:

 

intanto, serviranno i documenti obbligatori per sposarsi civilmente (documento di identità valido, stato di famiglia. codice fiscale, marca da bollo ed autocertificazione da compilare c/o l’Ufficio di Stato Civile).

Quelli che serviranno per il rito religioso cattolico sono:

  • Certificato di Battesimo;
  • Certificato di Cresima;
  • Certificato di stato libero ecclesiastico;
  • Attestato di partecipazione al corso prematrimoniale;
  • Nulla osta ecclesiastico (se si dovesse decidere di celebrare le nozze in una diocesi diversa da quella di appartenenza);

2. Pubblicazioni matrimonio religioso: c’è bisogno della doppia pubblicazione (pubblicazioni civili c/o il Comune di appartenenza e le pubblicazioni ecclesiastiche che saranno affisse alle porte della chiesa sia della sposa che dello sposo). Resteranno affisse per 8 giorni comprese anche due domeniche: trascorsi questi giorni sarà rilasciato il nulla osta per il matrimonio che sarà dato al parroco che rilascerà il “documento di consenso religioso” che confermerà la data delle nozze;

3. Corso prematrimoniale e processetto matrimonio:

 

  • Corso prematrimoniale: è obbligatorio perchè il matrimonio non è un gioco da ragazzi, ed è un passo, che va fatto con serietà. È importante riflettere su quello che si andrà a compiere: i valori del matrimonio, il futuro della coppia ed il significato dell’unione matrimoniale. Ci sono vari appuntamenti, in cui è possibile, anche esporre i propri timori, ascoltando il parroco con vari consigli e confrontandosi con gli altri.
  • Processetto matrimonio: si tratta di un ultimo colloquio con il parroco durante il quale, il sacerdote farà delle domande e si andrà a confermare la propria intenzione di volersi sposare;

4. Allestimento matrimonio in chiesa:

 

fiori e musica. Sul sagrato 2 piante ai lati dell’entrata: fiori lungo la navata e sull’altare ma sempre senza esagerare. La musica per l’entrata della sposa dovrà essere scelta insieme al parroco ed all’organista che sarà felice di accontentarvi allietando la vostra giornata speciale;

5. Momento della celebrazione:

 

  • I testimoni: sono previsti al massimo due testimoni per persona. Se capita di vederne di più, in realtà, non firmeranno l’atto di matrimonio che resterà alla Chiesa ma solo quello che andrà al Comune;
  • Scaletta d’entrata: prima entra lo sposo con la madre e poi la sposa con il padre;
  • Saluto d’entrata: basta un semplice bacio sulla guancia o sulla fronte;
  • Dove sedersi le famiglie: la famiglia dello sposo si siede a sinistra della navata mentre quella della sposa a destra.

La vita è fatta anche di compromessi

 

Purtroppo si…la vita è fatta anche di compromessi ed anche per il matrimonio in chiesa ci saranno! E, si dovrà fare buon viso a cattivo gioco se si vorrà celebrare in chiesa e far andare tutto liscio secondo i desideri degli sposi e dei familiari.

Quindi, si dovrà assolutamente accettare qualche compromesso con i sacerdote per la buona riuscita del rito religioso…sempre se dovrà succedere!

E’ molto probabile che potranno esserci delle regole da seguire…

Per esempio esistono:

  • parrocchie in cui non si potranno pronunciare le promesse di matrimonio personalizzate ma solo la classica formula matrimoniale religiosa (“Io accolgo te come mio/a sposo/a, prometto di esserti fedele sempre, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, e di amarti e onorarti tutti i giorni della mia vita”);
  • parrocchie in cui è vietato il lancio del riso o dei petali di rosa;
  • parrocchie in cui sarà consegnata una lista di brani da eseguire;
  • parrocchie in cui si potranno usare solo una certa quantità di fiori;
  • parrocchie in cui si fiori si potranno disporre solo in determinati punti;
  • parrocchie che chiederanno solo abiti adeguati sia per la sposa che le invitate;
  • parrocchie che indicheranno solo musica classica

Che dirvi…non disperate ma cercate di “comprare” il sacerdote che…chissà potreste essergli simpatici e, che per questa volta, potrebbe acconsentire a qualche cambiamento di rotta per farvi felici!

Il rapporto con il parroco dev’essere positivo affinché il giorno del Si sia uni altrimenti, converrebbe cambiare chiesa, per evitare di non andare d’accordo…

Ok che bisognerà scendere a compromessi, ma è anche vero, che si tratta del proprio matrimonio e qualcosa che si desidera dovrà esserci!

 

 

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