Prima di procedere ad organizzare il Matrimonio e sposarsi in Basilicata è bene che i futuri sposi si accertino di possedere tutti i requisiti richiesti e conoscano gli impedimenti disposti dalle leggi in materia. In questo articolo parleremo brevemente di tutto quanto c’è da sapere sotto questo aspetto noioso ma fondamentale per arrivare al giorno del fatidico “si”.
Condizioni indispensabili per contrarre il matrimonio e Sposarsi in Basilicata
Partiamo dall’età: è indispensabile avere 18 anni. Soltanto in caso di gravi motivi il tribunale può ammettere il matrimonio tra sedicenni. La Chiesa ammette invece uomini di 16 anni e donne di 14. Con dispensa anche di età inferiore.
Malattie fisiche o mentali: qualunque anomalia che impedisca lo svolgimento della vita coniugale, dovuto a problemi fisici o a devianze possono rendere invalido il matrimonio. In tal caso, infatti, l’altra parte potrebbe dimostrare un vizio di volontà.
Condizioni giuridiche: In caso di interdizione non è possibile contrarre il matrimonio. Anche se ritratta di interdizione mentale momentanea.
Impedimenti al matrimonio
- La parentela; Se in linea diretta all’infinito, se in linea collaterale fino ai cognati. Affinità, adozione e affiliazione in quanto ai figli equivale allo status di legittimo.
- Lutto vedovile o divorzio; Devono trascorrere dieci mesi dal termine precedente
- Il vincolo di un matrimonio precedente
- Il condannato per omicidio non può contrarre matrimonio con il coniuge dell’assassinato
- Impedimenti al matrimonio religioso
- Il divorziato, il fedele appartenente ad un’altra religione
- La suora o il sacerdote che abbiano preso i voti
- La parentela legale
- La dispensa
E’ possibile ottenere una dispensa in caso di disparità di culto, se la coppia si impegna ad educare i figli secondo la religione cattolica.
Sposarsi in Basilicata: i documenti necessari secondo la normativa vigente
Prima del fatidico “si” , gli sposi dovranno passare attraverso una serie di uffici pubblici e prepararsi a consegnare una valanga di documenti. Per saperne di più ed evitare estenuanti code agli sportelli basta leggere di seguito tutte le informazioni riportate, indispensabili per non farsi cogliere impreparati.
Il rito civile
I passo: la promessa di matrimonio. E’ necessario fissare un appuntamento presso il Comune (se la residenza è diversa, basta sceglierne uno dei due). Il giorno concordato per gli sposi, muniti di carta di identità , apponendo una semplice firma in calce ad un documento avviano la pratica. Il Comune si occupa d’ufficio del reperimento dei documenti richiesti. Non occorrono, come accadeva precedentemente i due testimoni, né la presenza dei genitori dei promessi sposi.
Dopo che il Comune ha reperito d’ufficio tutti i documenti necessari, le pubblicazioni vengono affisse per otto giorni consecutivi. Trascorsi gli otto giorni, si procede con la promessa vera e propria. I fidanzati dichiarano dinanzi all’ufficiale dello stato civile di volersi sposare. Consigli utili: E’ utile che gli sposi si rechino al comune con un certo anticipo, onde evitare che lungaggini burocratiche (soprattutto se il comune di residenza è diverso da quello di nascita) facciano slittare i tempi rispetto alla data prevista!
II passo: le pubblicazioni. Dal giorno della promessa, nel comune di residenza e in tutti i comuni dove uno degli sposi abbia abitato per almeno un anno vemgono affisse le pubblicazione. Bisognerà attendere gli otto giorni consecutivi più le due domeniche consecutive. Subito dopo, e non oltre i 180 giorni è possibile fissare la data
III passo: il rito vero e proprio. L’ufficiale di stato civile legge gli articoli del codice. Alla fine pronuncia la domanda di rito “Vuoi tu”. Dopo la formula si procede con lo scambio delle fedi. Infine gli sposi e i testimoni firmano il registro. Consigli utili: Per celebrare il rito è possibile usufruire di stanza adibite dal Comune in palazzi storici o di chiese sconsacrate.
Il rito religioso
Oltre ai primi due passi del rito civile è necessario presentare
- il certificato di battesimo
- il certificato di cresima
- il certificato di stato libero ecclesiastico
- l’attestato di partecipazione ai corsi prematrimoniali
Con la consegna dei documenti il parroco procede all’affissione delle pubblicazioni ecclesiastiche. Con il certificato di avvenuta pubblicazione civile ed ecclesiastica è possibile fissare la data del matrimonio. Se si intende sposarsi in Basilicata in una chiesa diversa da quella delle pubblicazioni, il parroco istruisce la pratica, che vidimata dalla curia, concede il trasferimento. La cerimonia religiosa ha anche valore civile.
Ricordiamo infine che per sposarsi in Basilicata con Matrimonio Religioso non è possibile che si faccia di domenica.
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