Sposi novelli, acquistare prima casa? Forse da ora è più semplice

Sposi novelli, acquistare prima casa? Forse da ora è più semplice

Essere giovani per una volta non sembra essere una nota di demerito. Dal 21 settembre il Fondo di Garanzia assicura agevolazioni per l’acquisto della prima casa a condizioni meno restrittive. Per tutti coloro che stanno pensando ad un immobile con un finanziamento questo è perciò il momento propizio per pensare a come muoversi.

Le condizioni ora sono sensibilmente più morbide rispetto alla situazione precedente data al Dpr 256 del dicembre 2010. Oggi infatti molti giovani coppie potranno accedere più facilmente ad agevolazioni finanziarie volte all’acquisto di prima casa.

Quali sono però le condizioni per accedere effettivamente a questa finestra e ottenere gli incentivi per comprare la prima casa? Prima di tutto, galeotto fu il reddito. Non oltre i 40.000 euro annui infatti deve essere il reddito Isee, in precedenza il tetto era di 35.000 euro; ora non è più necessario il requisito del 50% almeno da contratto di lavoro atipico, nel caso però di domande presentate in contemporanea si da precedenza alle giovani coppie coniugate nonché i nuclei. Con questo si intendono quelli monogenitoriali, con figli minori, i cui componenti non abbiano ancora un contratto a tempo indeterminato.

Invece per quanto riguarda il mutuo l’importo non deve essere superiore a 200.000 euro, non importa il tasso se fisso o variabile, comunque non superiore al tasso effettivo globale medio sui mutui pubblicato trimestralmente dal Ministero dell’Economia. Anche la casa che si va ad acquistare deve rientrare in una casistica ben precisa.

Le caratteristiche da seguire riguardano prima di tutto la dimensione, che non deve essere oltre i 95 metri quadri (5 in più rispetto al provvedimento precedente) e chiaramente deve essere classificata come prima casa e non un immobile di pregio.

Anche per le banche la situazione cambia leggermente: ora c’è più tempo per comunicare al gestore del Fondo la concessione del mutuo. Si parla adesso di 30 giorni invece dei 7 lavorativi precedenti e il mutuo può essere soggetto alla cartolarizzazione.

La crisi del settore immobiliare sembra perciò abbassare i toni e i finanziamenti per i nuclei famigliari giovani stanno finalmente facendo capolino. Ci si può solamente augurare che questa china possa migliorare nel corso del tempo riportando l’Italia a godere di un panorama economico più fiorente, soprattutto per quanto riguarda le nuove coppie.

Infatti a causa della forte crisi economica, negli ultimi anni migliaia di famiglie italiane sono state costrette a congelare il sogno di possedere una casa propria. Ora, grazie all’iniezione di 4,5 miliardi di euro programmata dall’esecutivo Letta, sembra che chi ha intenzione di fare il grande passo non debba più subire grandi patimenti.

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